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CONSIGLI AL BANCO PER I DISTURBI PIU’ COMUNI IN GRAVIDANZA

Quanto sappiamo delle terapie da poter consigliare ad una donna in gravidanza? Questo è il quesito che ci siamo posti con Agifar Novara e, per trovare delle risposte, abbiamo organizzato una serata nella quale ha partecipato l’ostetrica, la Dott.ssa Alba Lizzi, per parlare dei consigli da dispensare al banco ad una donna in gravidanza. L’esigenza di formarsi su temi come donna in gravidanza, infatti, era condivisa da molti, poiché il paziente mamma è ancora poco conosciuto al banco ed è stato sentito necessario un rafforzamento delle conoscenze per poter essere più sicuri al banco, all’atto della dispensazione o di un consiglio.

La relatrice del corso, ha voluto iniziare la serata parlando di integrazione: ha sottolineato in primis come l’acido folico andrebbe somministrato non solo in gestazione, ma addirittura alcune settimane prima del concepimento con un dosaggio sufficiente di 0,4mg/die. Il ferro sarebbe invece indispensabile soltanto qualora la donna fosse anemica e per quanto riguarda le vitamine bisogna porre attenzione nell’ assumere vitamina A e solo in alcuni casi la vitamina D è consigliata.

Successivamente si è concentrata su uno dei disturbi più comuni in gravidanza, la nausea. Nel corso del primo trimestre, infatti, si verifica nell’80%-85% delle gravide e nel 52% dei casi si presenta associata a vomito. Per alleviare questo problema, il nostro consiglio al banco potrebbe essere quello di suggerire prodotti a base di zenzero (250mg 4 volte al giorno), oppure braccialetti antinausea. Per altre soluzioni è necessaria la prescrizione medica e quindi il consiglio del ginecologo di riferimento o del medico di medicina generale.

Anche la pirosi gastrica è assai frequente nelle gestanti, soprattutto nel terzo trimestre. Fortunatamente possiamo dispensare prodotti a base di complessi molecolari vegetali e minerali, che svolgono un’azione protettiva e, quindi, lenitiva della mucosa gastroesofagea utile per contrastare rapidamente il bruciore, il dolore, la sensazione di acidità, ovvero i sintomi tipici dell’irritazione e dell’infiammazione della mucosa. Per concludere il capitolo gastro intestinale, un altro disturbo accusato da molte, è la stipsi, per la quale si ricorre preferibilmente ad interventi non farmacologici, quali la supplementazione con fibre.

Un problema molto diffuso nelle donne in gravidanza, è quello delle infezioni genito-urinarie. In caso di infezioni delle vie urinarie, infatti, è sempre consigliato di sottoporsi ad un tampone vaginale per capire l’entità e la causa dell’infezione; in ogni caso il medico prescriverà l’antibiotico o l’antifungino di elezione, ma al farmacista spetta più che in altri casi, consigliare vivamente il fermento lattico, magari in associazione con mirtillo rosso e D-mannosio, in quanto una disbiosi intestinale o vaginale può portare più facilmente a contrarre infezioni, talvolta pericolose per il feto.

La relatrice ha voluto concludere il suo intervento con i malanni di stagione, dove il paracetamolo, come antipiretico e antidolorifico, risulta essere il principio attivo di riferimento perché autorizzato ad essere utilizzato in gravidanza. Se ai sintomi influenzali è associato anche il raffreddore, si consigliano lavaggi con fisiologica o ipertonica, mentre è sconsigliato l’uso cronico di decongestionanti topici e orali in gravidanza, per i possibili effetti vasocostrittori sulla circolazione utero-placentare. Infine, in caso di tosse e mal di gola sarebbe bene evitare la propoli dal momento che non si conoscono ancora del tutto gli effetti sul feto e quindi non sappiamo se sia del tutto innocua. Oltretutto la propoli viene spesso formulata in soluzione alcolica, che potrebbe dunque passare al nascituro.

Per concludere, il consiglio che ci portiamo a casa è quello di procedere ad un’attenta valutazione del rapporto fra i benefici per la madre e i potenziali danni al feto ogni qual volta dispensiamo un integratore o un farmaco ad una neomamma e che è necessario avere sempre più formazione in questo ambito.

 

                                                                                                          A cura di Davide Colli Lanzi